Il mondo dello sport in Italia

Il mondo dello sport in Italia genera un giro d’affari imponente, importante da analizzare per l’economia da indotto e le positive ricadute sociali che genera.
- Il fatturato delle oltre 74.000 società sportive (per l’88%), professionistiche (10%) e dilettantesche (2%) in Italia ammonta nel 2021 a circa 37,5 miliardi;
- L’industria dell’intrattenimento, comparto che comprende le società del settore media, delle scommesse sportive e dei i servizi collegati alla fruizione degli eventi sportivi (trasporti, hospitality, ristorazione, shopping), sempre nel 2021 avrebbe generato 16,3 miliardi;
- Il comparto che comprende i produttori di abbigliamento (per il 62%), veicoli (30%) e attrezzature sportive (8%) avrebbe generato nel 2021 un fatturato di 16,8 miliardi: si tratta di circa 10.000 aziende e 160.000 addetti;
- Il valore indiretto generato dallo sport per l’economia e la società italiana è stato di quasi 8,2 miliardi di euro nel 2021, di cui la maggior parte in risparmi per il sistema sanitario nazionale.
In totale nel 2021 si conta dunque un giro d’affari totali della sport industry in Italia pari a 78,8 miliardi. Rispetto al 2020 si è registrato un +19%, ma si è ancora lontani dai livelli record del 2019, in cui si toccarono i 95,9 miliardi di euro (3,6% del PIL italiano).
L’importanza dello sport in Italia e degli investimenti pubblici
Basandosi sui dati riguardanti le principali cause di morte in Italia, se solo una piccola percentuale dei pazienti cardiovascolari sedentari iniziasse ad effettuare esercizio fisico, si risparmierebbero centinaia di milioni di euro in assistenza sanitaria. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità i costi diretti sanitari correlati alle quattro patologie principali associate all’inattività fisica (tumore della mammella e del colon-retto, diabete di tipo 2, coronaropatia) ammontano a oltre 1,6 miliardi di euro annui.
Gli investimenti pubblici nello sport e ricreazione hanno dunque una forza propulsiva particolarmente elevata. Nel 2019, l’Italia ha registrato una spesa pubblica di 4,7 mld€ che ha messo in moto risorse private, finalizzate a produrre attività sportiva, per quasi 42 mld€. Il fatturato annuo generato di 96 mld€ è stato infine pari a oltre 20 volte l’investimento pubblico iniziale e 2,3 volte le risorse investite dagli operatori economici. Sostanzialmente, nel 2019, 1 mln€ di investimento pubblico ha attivato quasi 9 mln€ di risorse private che hanno generato un fatturato annuo 20 mln€.
La diffusione dell’attività sportiva tra la popolazione
Per quanto riguarda l’approccio dei cittadini allo sport, nel 2018, i praticanti “continuativi” risultano il 25,7% della popolazione e quelli “saltuari” il 9,6%. Secondo i dati del CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), dunque, il 35,3% della popolazione pratica attività sportiva in Italia (+1,4% rispetto al 2017); questo è il numero più alto mai registrato, pari a circa 20,7 milioni di cittadini. Un dato che si riflette sul tasso di sedentarietà, che scende dal 38,1% al 35,9% e che, in prospettiva, si rifletterà positivamente sulla spesa sanitaria.
Eppure, ad oggi, in Italia, come in Europa, una quota significativa della popolazione non raggiunge livelli di attività fisica raccomandabili. Si raccomanda almeno mezz’ora al giorno per gli adulti e almeno un’ora per i bambini e gli adolescenti, minimo 5 giorni la settimana. Nei Paesi dell’UE, in media, è obeso quasi un bambino su otto tra i 7 e gli 8 anni. Cipro (20%), Italia (18%), Spagna (18%), Grecia e Malta (17%) mostrano i valori più elevati. Nel biennio 2017-2018, In Italia si stimano circa 2,13 milioni di bambini e adolescenti in eccesso di peso, pari al 25,2% della popolazione di 3-17 anni (28,5% nel 2010-2011). Emergono forti differenze di genere con una più ampia diffusione tra i maschi.
Chi pratica più e meno sport
Data l’importanza dello sport in Italia, e non solo, al fine di potenziarne la diffusione, occorre analizzare costantemente i dati relativi all’attività e inattività fisica ed agire su alcune debolezze:
- dalla fascia 11-14 anni a quella 15-17 la quota dei praticanti “continuativi” scende dal 61,5% al 50,5%; nei primi due anni della maggiore età si arriva al 39,5%. Vi è dunque passaggio critico tra medie e superiori e tra superiori e università/mondo lavorativo. I giovani di età compresa tra 3 e 24 anni avrebbero a disposizione in media 5h33’ al giorno da dedicare ad attività del tempo libero. Nell’età adulta (25-64 anni) la quantità di tempo libero si riduce notevolmente;
- le donne hanno a disposizione mediamente 55 minuti al giorno in meno rispetto agli uomini. La differenza uomini-donne e il gap di genere nella quota di partecipanti “continuativi” è di 12 punti: 41,3% contro 29,3%;
- il 51,7% degli abitanti del Trentino Alto Adige risulta un praticante “continuativo”. Sopra il 40% ci sono anche Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Friuli Venezia Giulia. Nel Meridione la situazione è decisamente peggiore: se nel Nord Est la quota media è del 43,6%, nel Sud si ferma a 26,3%.
Gli sport più praticati e seguiti in Italia
Di seguito un’infografica che mostra gli sport più seguiti in Italia nel 2021 in termini di interessati (persone maggiorenni che hanno seguito oppure ha praticato negli ultimi 12 mesi un dato sport).
Dopo il calcio, che appassiona la metà dei maggiorenni, sono ben 8 gli sport con un seguito superiore al 25% della popolazione a dimostrazione dell’ampio richiamo rappresentato dallo sport in generale. In media gli interessati seguono tre sport (3,1 sport seguiti a persona).
Di seguito un grafico che mostra gli sport più praticati in Italia nel 2021 in termini di persone maggiorenni che hanno praticato negli ultimi 12 mesi un dato sport.
I primi 3 sport praticati sono calcio, nuoto e ciclismo. Gli sportivi italiani praticano mediamente 1,7 sport pro capite evidenziando, anche in questo caso, un ampio interesse nella pratica sportiva.
Olimpiadi estive ed invernali
L’Italia ha fatto parte del Comitato Olimpico Internazionale fino dalla prima edizione dei giochi olimpici dell’era moderna (dal 1896 in poi) ed ha partecipato con delegazioni ufficiali a tutte le edizioni dei giochi con l’eccezione dalla prima (Atene 1896) e della terza (Saint Louis 1904). A Settembre 2022, nel medagliere complessivo dei giochi olimpici estivi e invernali, l’Italia risulta il 7° Paese a livello globale per numero complessivo di medaglie d’oro e 6° per numero complessivo di medaglie. Di seguito un grafico che tiene conto del medagliere storico di tutti i giochi olimpici invernali e estivi dell’era moderna ed elenca le prime 15 Nazioni per numero di medaglie vinte.
TAKE AWAY
► Il mondo dello sport in Italia ha generato circa 78,8 miliardi di giro d’affari nel 2021 (37,5 attraverso le società sportive, 16,8 in termini industriali, 16,3 miliardi in termini di intrattenimento e turismo, 8,2 in termini di esternalità positive).
► Nel 2018 il 35,3% della popolazione italiana (20,7 milioni di cittadini) ha esercitato sport in maniera continuativa o saltuaria; il numero più alto mai rilevato. Ciononostante, una grande fetta della popolazione non pratica abbastanza sport. Con il passare dell’età sopraggiunge un’oggettiva difficoltà nel coniugare lavoro e attività fisica. Vi sono inoltre marcate differenze di genere e territoriali.
► Il calcio è lo sport che genera il giro di affari maggiore, il più praticato e quello più seguito. Nuoto e ciclismo chiudono il podio degli sport più praticati, nuoto e tennis di quelli più seguiti. A Settembre 2022, nel medagliere complessivo dei giochi olimpici, l’Italia risulta il 7° Paese per numero complessivo di medaglie d’oro e 6° per numero complessivo di medaglie.
Fonti:
– Banca IFIS – Osservatorio sullo Sport System italiano – Marzo 2022
– ITF – Global Tennis Report – Febbraio 2022
– PwC – ReportCalcio 2022 – Luglio 2022
– De Mei B, Cadeddu C, Luzi P, Spinelli A – Movimento, sport e salute: l’importanza delle politiche di promozione dell’attività fisica e le ricadute sulla collettività – 2018
– ISTAT – Stili di vita di bambini e ragazzi – Ottobre 2019
– ISTAT – La pratica sportiva in Italia – 2017
– CIO – Sito ufficiale Comitato Olimpico Internazionale