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🇮🇹 A prescindere dal tipo di motore prescelt 🇮🇹 A prescindere dal tipo di motore prescelto per il veicolo (e si è visto che nel futuro quest’ultimo sarà probabilmente elettrico), gran parte della rivoluzione della mobilità – non solo in termini ambientali, ma soprattutto in termini economici e di vivibilità urbana – sarà rappresentata dallo sviluppo dei servizi di mobilità condivisa.

🇮🇹 Ciò si scontrerà culturalmente con l’amore per le quattro ruote, che potrebbe frenare lo sviluppo di questa pratica. I veicoli in circolazione in Italia al 31 dicembre 2020 risultano circa 52,7 milioni. Si parla di 39,7 milioni di autovetture e 7 milioni di motocicli. Il Bel Paese è nei primi posti in Europa per densità di autovetture circolanti. Nella prima foto l’evoluzione del parco veicoli Italiano dal 2001 al 2020.

🇮🇹 Inoltre, il fenomeno della sharing economy sembra un business profittevole solo nelle grandi città, ma appare meno sostenibile economicamente nei piccoli o medi centri. Da questo punto di vista un grande sforzo sarà richiesto ai singoli Stati per colmare questi gap.

🇮🇹 Detto ciò, la mobilità del Bel Paese deve essere sicuramente ripensata. Attualmente, secondo INRIX, in Italia vi sono numerose situazioni critiche relative al traffico.

🇮🇹 In termini di ore perse alla guida, nel 2020, Palermo e Roma sono risultate al 4° e al 6° posto nella classifica globale che analizza le grandi città. Gli automobilisti delle due città avrebbero perso in media rispettivamente 109 e 107 ore bloccati nel traffico. 

🇮🇹 Non sarà semplice favorire la transizione verso la mobilità elettrica e condivisa; le istituzioni, nei prossimi anni, dovranno comprendere e accompagnare le nuove tendenze. Dovranno mettere in campo interventi orientati allo sviluppo di infrastrutture pubbliche innovative; revisionare il quadro legislativo di riferimento; promuovere incentivi e stimoli per imprese e cittadini mirati a favorire l’utilizzo di mezzi pubblici e l’acquisto di veicoli ibridi o elettrici.

🇮🇹 Per approfondire, visita il link in bio
👉 Trend dal mondo / Mobilità del futuro
🇮🇹 Il tema della mobilità futura si deve af 🇮🇹 Il tema della mobilità futura si deve affrontare citando le ultime frontiere tecnologiche, ma anche trattando i cambiamenti culturali e di abitudini che queste comporteranno.

🇮🇹 La mobilità condivisa risponderà efficacemente a molte criticità dell'attuale mobilità; esiste quella di linea (treno, autobus…), quella on-demand (taxi, noleggi con conducente…) e quella propriamente definita sharing mobility (bikesharing, scootersharing, carsharing…).

🇮🇹 Per quanto riguarda il carsharing, le flotte free-floating (servizi in cui i veicoli possono essere prelevati e depositati all’interno di un’area predefinita, ma non devono essere posizionati in una specifica stazione) sono diminute del 14,5% tra il 2019 e il 2020 (circa 6.000 veicoli). In termini di noleggi, se ne contano circa 6,5 milioni (-50% rispetto all’anno precedente), di cui oltre il 90% usufruito tramite flotte fee-floating. Il 12% delle auto sono elettriche.

🇮🇹 Il numero di servizi di scootersharing attivi in Italia è passato da 1 a 5 nel corso di 5 anni. Il numero di motorini in condivisione è passato da 150 nel 2015 a 7.360 nel 2020 (+45% rispetto al 2019). I noleggi del 2020 sono calati del 24% rispetto al 2019, ma sono comunque 2,2 milioni rispetto ai 100.000 del 2015. Degli scooter in condivisione, quasi il 100% è elettrico.

🇮🇹 Per quanto riguarda il bikesharing, a fronte di un numero di servizi station-based pressoché costante, dal 2017 in poi continuano a crescere i servizi di free-floating. Nel 2020 si contano circa 24.700 biciclette in free-floating e quasi 10.000 station-based. I noleggi del 2020 sono stati complessivamente 5,2 milioni. Il 30% delle biciclette è elettrico.

🇮🇹 Per quanto riguarda lo sharing dei monopattini, il 2020 è stato il primo anno di lancio della tecnologia, raggiungendo numeri molto importanti, sia sul volume dei veicoli (oltre 35.500), sia sul numero dei noleggi (7,4 milioni).

🇮🇹 Nel post il numero di veicoli e di noleggi effettuati, suddivisi per i vari canali tipologie di mezzo.

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👉 Trend dal mondo / La mob
🇮🇹 Quando si pensa al concetto di mobilità 🇮🇹 Quando si pensa al concetto di mobilità elettrica si pensa subito alla propulsione elettrica. In realtà, da un punto di vista tecnologico, la mobilità elettrica sta producendo e produrrà una serie di nuove tecnologie che vanno al di là della propulsione.

🇮🇹 Si parla sempre più spesso di comunicazioni V2V, ovvero di auto in grado di dialogare tra loro, tramite sensori appositi, per aumentare la sicurezza e ottimizzare gli spostamenti).

🇮🇹 Un'altra frontiera riguarderà i veicoli a guida autonoma, ovvero i mezzi che passano da una comunicazione V2V, vehicle-to-vehicle, ad una comunicazione V2X, vechicle-to-everything, e sono dunque in grado di interagire con tutto ciò che li circonda, a partire dalla segnaletica stradale, guidando per conto dell’uomo.

🇮🇹 Al contempo, si svilupperanno tecnologie vehicle to grid, ovvero tecnologie bidirezionali, in ottica smart grid, che permettono ai veicoli elettrici di immagazzinare e restituire energia alla rete elettrica di una smart city.

🇮🇹 La maggioranza di queste tecnologie sono state rese possibile grazie alla grande espansione tecnologica degli ultimi 20 anni in tema di intelligenza artificiale.

🇮🇹 Nei prossimi anni, le case automobilistiche destineranno ingenti investimenti in questi ambiti della mobilità elettrica, ma anche in quelli che ancora non riescono a far esplodere la domanda del mercato: in primis, la durata delle batterie, la diffusione delle infrastrutture di ricarica, la riconversione totale della filiera in ottica green. 

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👉 Trend al mondo / La mobilità del futuro
🇮🇹 Molti analisti non hanno dubbi sul fatto 🇮🇹 Molti analisti non hanno dubbi sul fatto che il futuro della mobilità sarà elettrico. Entro il 2025, si stima che saranno lanciati a livello globale più di 400 nuovi modelli a propulsione elettrica; i governi emaneranno numerosi incentivi fiscali mirati all’elettrico; le case automobilistiche destineranno ingenti investimenti negli ambiti più complessi della mobilità elettrica. In particolare, in quelli che ancora non riescono a far esplodere la domanda del mercato: la durata delle batterie e la diffusione delle infrastrutture di ricarica. Nella prima foto le vendite di veicoli elettrici secondo l’IEA (International Eenergy Agency) dal 2010 al 2021 in milioni.

🇮🇹 McKinsey ritiene che gli autoveicoli elettrici in circolazione nel 2050 saranno circa 2 miliardi, l’OPEC addirittura 2,6 miliardi. Lo sviluppo della mobilità elettrica sembra essere la strada tecnologica più ovvia da percorrere per contrastare i problemi ambientali che si profilano nei prossimi decenni. 

🇮🇹 Anche in Italia l'elettrificazione della mobilità procede a passo spedito. Per quanto riguarda il numero totale di veicoli elettrici immatricolati, nel 2021, si registra un +128% rispetto all’anno 2020 e una market share del 9,35% (+5% rispetto al 2020). L’Italia, con circa 137.000 immatricolazioni, si posiziona quinta nel contesto europeo con un distacco di più di 120.000 veicoli dalla terza, la Francia.

🇮🇹 Per quanto riguarda le infrastrutture di ricarica pubbliche, nel 2021 i punti sono aumentati del +35%. Al 31 Dicembre 2021 risultano istallati 26.024 punti di ricarica e 13.233 infrastrutture (stazioni o colonnine) in 10.503 location accessibili al pubblico. Le problematiche riguardanti i punti di ricarica sono essenzialmente due: sono poche quelle che permettono una ricarica rapida e vi è una forte disomogeneità territoriale: oltre il 50% dei punti di ricarica è concentrato al Nord e quasi tutto il resto nel Centro.

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👉 Trend al mondo / La mobilità del futuro
🇮🇹 BloombergNEF ha ipotizzato tre scenari en 🇮🇹 BloombergNEF ha ipotizzato tre scenari energetici che potrebbero soddisfare parte degli obiettivi prefissati dall’accordo di Parigi e far raggiungere emissioni nette zero nel 2050.

🇮🇹 Green Scenario: è lo scenario in cui il protagonista è l'“idrogeno verde” integrato ad un maggiore uso dell’elettricità, un sapiente uso del riciclaggio e delle bioenergie.

🇮🇹 Gray Scenario: scenario che presuppone un maggiore uso dell’elettricità e dell’energia rinnovabile integrato dalla tecnologia di cattura e stoccaggio del carbonio, che permetterà dunque di continuare a usare alcuni combustibili fossili.

🇮🇹Red Scenario: scenario che ipotizza l’uso di una moderna tecnologia nucleare ad integrazione della tecnologia eolica, solare e delle batterie, con impianti nucleari dedicati alla produzione del cosiddetto “idrogeno rosso o viola”.

🇮🇹 Nel post le previsioni di BloombergNEF in termini di mix di fonti energetiche nel 2050 per i tre scenari ipotizzati.

🇮🇹 A prescindere dagli scenari che vivrà il nostro pianeta, è indubbio che l’elettrificazione dell’industria, dei trasporti e degli edifici e le fonti rinnovabili preposte a generarla avranno un ruolo importante; ciononostante, le rinnovabili non potranno essere l’unico strumento di produzione energetica in termini pragmatici. Sarà dunque necessario trovare altre soluzioni tecnologiche.

🇮🇹 Una prima risposta potrà essere garantita dalle soluzioni Carbon Capture and Storage (CCS) citate da BloombergNEF nello scenario Grigio. Quest’ultime sono capaci di ridurre/assorbire le emissioni generate dalle centrali a carbone e gas.

🇮🇹 Altra incognita è quella offerta dall’idrogeno: leggero, immagazzinabile, reattivo, ha un alto contenuto di energia per unità di massa. L’idrogeno verde è quello generato attraverso energie rinnovabili. Ad oggi, quest’ultime non sono sufficienti a coprire la domanda di energia richiesta per la produzione.

🇮🇹 L’energia nucleare è un tema molto dibattuto, in cui rischi e benefici tendono a essere sottolineati a seconda dell’inclinazione di detrattori o sostenitori.

🇮🇹 Per approfondire, visita il link in bio
👉 Trend dal mondo / L'energia del futuro
🇮🇹 McKinsey prevede che il consumo globale d 🇮🇹 McKinsey prevede che il consumo globale di energia si appiattirà nel 2030. Nonostante la rapida crescita dell’economia globale e la crescita della popolazione, il consumo di energia rispetto a quello attuale crescerà solo del 14%.

🇮🇹 La riduzione dell’intensità energetica del PIL sarà un fattore chiave e sarà innescato da una maggiore efficienza energetica negli edifici, nei trasporti e nell’industria. L’elettrificazione green (prodotta da FER) giocherà un ruolo importante in molti segmenti, come come il riscaldamento degli ambienti e le autovetture.

🇮🇹 Il ruolo dell’elettricità nel mix di consumo finale aumenterà dal 20% di oggi al 40% entro il 2050. Il corrispondente raddoppio del consumo di elettricità combinato con l’adozione dell’idrogeno dovrebbe compensare il consumo di combustibili fossili, che potrebbe essere del 40% più basso nel 2050 rispetto al 2020.

🇮🇹 Nel grafico le previsioni di Mickinsey fino al 2050 in termini di mix di fonte energetiche. Nell’asse dell’ordinate il consumo di energia in milioni di TJ (terajoule). A destra, accanto alla fonte di energia, è indicato il CAGR (tasso di crescita annuale) per il periodo 2019-2050.

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